Il Sito di Daniele Dattola

DAL 10 AL 12 SETTEMBRE 2010 A CHIANCIANO I POLITICI DELL’UDC APRONO IL LABORATORIO PER LA CREAZIONE DEL “PARTITO DELLA NAZIONE”.

 

 

 

 

 

Da tutta l’Italia i centristi si sono dati appuntamento a Chianciano per discutere il passaggio dell’UDC Unione di Centro verso il Partito della Nazione. Anche da Reggio Calabria sono partiti vari Gruppi tra cui questo che vedete nella foto, costituito dal Vice Segretario Regionale Mario Versaci, dal Segretario Provinciale Paolo Mallamaci e dalla Responsabile Regionale Pari Opportunità Lucia Mangeruca.

 

 

 

 

 

I lavori si sono svolti da venerdi 10 a Domenica 12. In un clima di festa si è arrivati a Chianciano Terme, tutta imbandierata.

 

 

 

Nella giornata di Venerdi 10 Lorenzo Cesa, Segretario Dell’UDC ha aperto i lavori del laboratorio per la fondazione del Partito della Nazione,

 

 

 

 

Cesa ha indicato che l’evento avverrà in primavera con il congresso fondativo. Per quanto riguarda le alleanze, Cesa ha detto chiaramente che non ci saranno alleanze col Centrodestra, in quanto i centristi non sono interessati ad alleanze dove domina la Lega, ne a sinistra dove domina Di Pietro. Egli ha accennato ad un 3° Polo che già  nei fatti esiste, in quanto gli elettori sono stanchi di questo bipolarismo che ormai è fallito. Cesa ha detto che guarda con interesse sia al movimento di Fini che a quello di Rutelli. Egli ha fatto una critica pesante al PDL e al PD ed ha detto che non esistono più e invita la società italiana tutta, ad andare avanti oltre il bipolarismo. Cesa è stato acclamato e dopo il discorso è sceso tra la gente, l’aula era gremita cosi come si vede nelle foto di militanti e osservatori, mai si è registrata una cosi alta presenza nelle riunioni dell’UDC.

 

 

 

 

Subito dopo è stato intervistato

 

 

 

Mentre nell’aula c’era una prima pausa prima dell’intervento di Vietti che intanto saliva sul palco

 

 

 

 

Ci sono stati, dopo quello di Cesa, altri interventi, di Luigi Frati, di Ernesto Galli della Loggia, Mauro Magatti, Piero Alberto Capotosti coordinati da Francesco D’Onofrio che hanno discusso: “ dell’Italia della prima repubblica alla Crisi del bipartitismo”.

 

     

 

 

Mentre fuori …..incontri discussioni etc.

 

 

(On.le Mario Tassone)                                                              (Resp,le Regionale Giovani UDC a dx)

 

 

  

(On.le Roberto Occhiuto)                                                                  (On.le Dorina Bianchi)

 

 

(Stand Donne Pari Opportunità con la Resp.le Marisa Fagà)

 

 

(On.le Luciano Ciocchetti)                                                        (Resp.le Nazionale Giovani UDC Zinzi)

 

 

Dentro il Bruco altri interventi

 

                 

                                         (Giovane Cannatà)

 

Cannatà ha sostenuto con forza, tra le altre cose,  la conservazione dello scudo crociato nel simbolo futuro del partito della Nazione.

 

 

Nel pomeriggio alle ore 17 di Venerdi 10 settembre un interessante dibattito Tavola Rotonda – su “L’Italia dalla prima repubblica al bipartitismo radiografia di una crisi” a cui hanno partecipato: Luigi Ciriaco De Mita Parlamentare Europeo UDC;

 

 

 

 

Dario Franceschini Presidente gruppo PD Camera dei Deputati;

 

 

 

 

Fabrizio Cicchitto Presidente gruppo PDL Camera dei Deputati;

 

 

 

 

Savino Pezzotta Presidente Costituente di Centro.

 

 

 

 

Savino Pezzotta ha detto che tutti parlano di problemi, riducendo questi alla crisi della FIAT, non sono solo questi i problemi, si guardi per es. con attenzione al Settore dell’agricoltura, e ha detto che bisogna superare la seconda repubblica che in vent’anni non è riuscita a cambiare il Paese così come si prefiggeva, anni sprecati, quindi, occorre cambiare la legge elettorale e predisporre un patto costituzionale nuovo.

 

     

 

 

 

Dario Franceschini ha sostenuto:”visto che l’attuale bipolarismo è fallito occorre darsi un obiettivo che è quello di uno schema simile alle democrazie occidentali, tutto deve ruotare intorno a due grandi partiti uno che governa e uno che fa l’opposizione, egli ha detto che l’unica strada che può percorrere l’UDC è quella di allearsi con il PD e per fare questo occorre non guardare al passato per dare le colpe ora all’uno ora all’altro, ma mettersi insieme e andare avanti.

 

    

 

 

Fabrizio Cicchitto ha parlato di un confronto fuori dagli schemi per crescere ma sempre nell’ambito del bipolarismo.

 

 

 

 

Ciriaco De Mita ha replicato a Cicchitto dicendo che i due colossi di argilla non si sono resi conto che non è possibile ragionare e confrontarsi in quanto si sta vivendo un momento di vera crisi politica dove tutti sono impazziti in particolar modo, Bossi si lascia andare alle pernacchie e al turpiloquio, mentre Di Pietro interpreta tutto con la rozzezza con cui ha svolto il ruolo di PM, De Mita ha messo in evidenza un degrado spaventoso.

 

                                   (Lui ascoltava….)

 

 

 

Sabato 11 Settembre in mattinata ci sono stati gli interventi di Bonanni , Ainis, Piero Grasso e Ferdinando Adornato, mentre fuori del tendone Bruco in un’area adiacente si è svolto dalle ore 8.30 alle ore 13.30, un interessante incontro operativo, voluto con forza dalla Responsabile Nazionale Pari Opportunità Marisa Fagà,

 

 

 

 

dopo vari interventi che hanno toccato temi più disparati è stato condiviso un documento politico- organizzativo proposto dalla rete dei Dipartimenti Pari Opportunità per il Coordinamento della Costituente e per il Comitato dei Garanti, affinché anche la voce delle donne caratterizzi il nuovo Partito della Nazione. Ecco le foto dell’evento:

 

(Intervento del Sindaco di Cittanova Cannatà)

(Sindaco di Cittanova Cannatà con la moglie)                         (On.le Silvia Noè Capogruppo UDC Emilia Romagna)

 

 

(On.le Luisa Santolini)

              

 

 

Nel frattempo è arrivato il Segretario Nazionale Lorenzo Cesa

 

(On.le Lorenzo Cesa con l’On.le Binetti)

 

 

 

 

 

Ha concluso  i lavori l’On.le Cesa ed è stato  stilato un documento:

 

 

 

 

Nel pomeriggio  è intervenuto prima il senatore La Malfa,

 

 

 

 

 

i parlamentari Casini e Binetti e dopo il Senatore Francesco Rutelli leader dell’API,

 

 

 

 

che si  è detto pronto a fondare un nuovo polo, terzo nell’ordine di partenza primo all’arrivo. Unendosi all’UDC, auspicabile anche, la presenza della componente finiana e con le altre componenti autonomiste come l’MPA di Lombardo e con altre realtà liberali-radicali,

 

 

 

 

Ha sottolineato la forza e decisione di Casini, che gli fanno merito, perché ha voluto tracciare questo nuovo approdo, ponendosi al centro, ha detto che c’è una parte crescente di italiani scontenta e delusa di questo bipolarismo, il compito di questo nuovo Polo è quello di avanzare proposte innovative per la crescita dell’economia, delle famiglie e del lavoro.

 

 

 

 

“Noi ci uniamo con l’UDC per questo e non per combattere la Lega e il suo separatismo, per riaffermare la rivoluzione liberale che il centro destra non ha saputo fare, e le riforme democratiche mancate al centrosinistra”, se non sbaglio mi pare che ha anche accennato che Lui sarà il futuro Segretario di questo nuovo polo centrista.

 

 

 

 

A questo punto assistiamo a delle battute scherzose tra Casini e Dorina Bianchi in prima fila, Lui si appoggia delicatamente

a una ragazza presente in aula, mentre come sempre si guarda intorno, e dice a questa qualcosa di scherzoso

 

                        

 

 

 

Interviene Dorina che gli dice, quella è la mia assistente, rincara Casini be allora è anche la mia assistente e l’abbraccia più forte affettuosamente ridendo

 

 

 

 

mentre fuori….si riuniscono i politici calabresi con i giovani

 

(On.le Gino Trematerra)

 

 

 

Alle ore 17 dell’11 settembre si è tenuta un’altra interessante Tavola Rotonda dal tema: “AL CENTRO LA RESPONSABILITA’ NAZIONALE” vi hanno partecipato:
Roberto Formigoni, Presidente  Regione Lombardia;

 


Italo Bocchino Presidente gruppo FLI Camera dei Deputati;

 


Giuseppe Pisanu , Presidente Commissione antimafia;

 

Giuseppe Fioroni Deputato PD

 


Massimo Cacciari filosofo

 


Giampiero d’Alia Presidente gruppo UDC Senato.

 

 

 

 

Ha presieduto Rocco Buttiglione, Presidente Consiglio Nazionale UDC.

 

 

 

 

Formigoni non ha condiviso la ricerca del voto anticipato da parte della Lega. Lui si è detto d’accordo sul miglioramento da parte dell’attuale bipolarismo. Che non c’è spazio per un terzo polo visto che gli elettori nell’ultima tornata non hanno dimostrato il consenso.

 

 

 

 

Fioroni ha sostenuto che il futuro sta al Centro, altro che Di Pietro e che il PD appoggerebbe un governo di larghe intese, pronto a risanare i conti nazionali e cambiare la Legge Elettorale.

 

 

 

 

Alle 20.30 grande festa in piazza, nello splendido centro storico di Chianciano con musica e degustazione di prodotti tipici.

 

 

 

 

Una piazza gremitissima c’erano tutti.

 

                   

 

 

 

E dopo la Santa messa di Domenica 12 settembre, alle ore 11.15, Enrico Mentana ha intervistato Pier Ferdinando Casini.

Ecco le foto e i passi salienti del discorso:

 

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Dimissione del governo Berlusconi.

Il riconoscimento che questa maggioranza non è autosufficiente e il giorno dopo si deve aprire una stagione nuova, a noi nuovo polo non interessa la politica dell’aggiungi un posto a tavola e noi non ci facciamo spingere a sinistra da Berlusconi.
Alle parole di Berlusconi che invita alcuni centristi a passare col PDL la Platea esplode in un lungo no e inveisce contro Berlusconi.
La Lega da una parte e Di Pietro dall’altra hanno in mano le coalizioni, insiste Casini, serve un raggruppamento di responsabilità per cambiare il Paese. Casini dice che non c’è niente da imparare dalla corte di Gheddafi. La partecipazione di veterani e simpatizzanti è stata veramente notevole l’aula e i locali adiacenti erano pieni di simpatizzanti, mai si era vista una folla così numerosa.

Questo incontro ha sancito la nascita del Partito della Nazione, un partito che parlerà  il linguaggio della riconciliazione nazionale, con l’obiettivo di ricucire un Paese disgregato, impelagato in lotte corporative, che hanno l’unico effetto di allontanare le persone dal dibattito pubblico.

14.09.2010

                                                                                                                                                                              daniele dattola

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