Il Sito di Daniele Dattola

Piazza Armerina AIParC visita al parco archeologico di Morgantina -Museo di Aidone

Fermo restando le nostre punte di diamante, il MaRC di RC Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia e il MiBAC Museo e parco archeologico di Locri,

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il primo  MaRC riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia ricco di reperti di straordinaria importanza della Magna Grecia tra cui i famosi Bronzi di Riace, diretto magistralmente dal Dr.  Carmelo Malacrino, uomo che ha dato una svolta decisiva a questa Struttura.

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Il secondo quello di Locri anch’esso importante posto al centro del Parco archeologico della Magna Grecia diretto dalla Dr.ssa Rossella Agostino anch’essa donna di grande sapere molto esperta di questa materia,

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In questo servizio voglio mettervi a conoscenza della seconda visita a Piazza Armerina fatta grazie all’organizzazione AIParC e voluta dalla sua Presidente Dr.ssa Irene Tripodi.

Museo Aidone028                                                                          (a sin. Presidente AIParC Naz Irene Tripodi con Lucia Mangeruca)

Entrambe sono state sempre visite che ci hanno arricchito dal punto di vista culturale nella prima che ha riguardato la creazione dell’AIParC Territoriale di Piazza Armerina abbiamo visitato la splendida Villa Romana  del Casale con i suoi magnifici  mosaici ecco il link

https://www.dattola.com/aiparc-nazionale-visita-a-piazza-armerina/#more-179499

Nel secondo viaggio invece abbiamo assistito nella prima giornata a uno stupendo spettacolo di Marinella Rodà che ha cantato Rosa Balistrieri, famosa cantante licatese, ecco il link

https://www.dattola.com/piazza-armerina-aiparc-e-fidapa-omaggiano-rosa-balestrieri-con-marinella-roda/

Nella seconda giornata abbiamo fatto un giro culturale,  organizzato dall’AIParC, in quest’ultimo, una visita al parco Archeologico di Morgantina e delle Aree archeologiche di Aidone e dei comuni limitrofi,

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tra cui il Museo di Aidone che ritengo per i reperti che abbiamo visto un Museo da non sottovalutare per cui mi sento di suggerirlo ai nostri giovani. Morgantina è posta nel cuore della Sicilia, si estende su diverse alture, sulla collina di Cittadella era l’abitato di età protostorica e arcaica. Insediata già dal periodo preistorico, una delle città antiche più note della Sicilia. Importanti furono i risultati delle ricerche operate in questo territorio, dal 1955 in poi, da varie missioni archeologiche americane unitamente  alle varie soprintendenze che si sono nel tempo succedute. In questo posto, nelle alture di Serra Orlando ci sono le più antiche testimonianze abitative, risalenti all’età del ferro, qui i Morgeti, Italici che scesero in Sicilia insieme agli Ausoni e Siculi, realizzarono un principato. Questo centro ebbe forti influssi culturali e quindi ellenizzato grazie alla vicinanza con Siracusa. Notizie certe le abbiamo grazie al periodo in cui Morgantina fu conquistata da Ducezio nel 459 a.C., re dei Siculi. Dopo passò sotto il dominio di Camarina, colonia Siracusana, agli inizi del IV sec. a. C. fu conquistata per qualche anno da Dionigi di Siracusa. Per varie vicissitudini nel periodo romano Morgantina cercò di ribellarsi nella II guerra punica e i romani la punirono donandola ad un gruppo di ausiliari spagnoli, terminò, Morgantina, con l’abbandono durante il periodo imperiale. Il primo a descrivere i resti monumentali fu Tommaso Fazello nel 1558. I primi scavi archeologici furono effettuati nel 1884. Il sito attrasse, in un successivo momento l’attenzione dell’archeologo Paolo Orsi. Soprintendente di Siracusa, che nel 1912, condusse una campagna di Scavi che hanno riportato alla luce, oltre ai resti del santuario di San Francesco Bisconti, una gran  parte dell’Agora e dei quartieri residenziali limitrofi e ampie zone del sito arcaico sulla cittadella.

Dopo essere partiti da Piazza Armerina precisamente dal Duomo, Basilica Cattedrale, con all’interno la famosa Madonna delle Vittorie

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e accanto il palazzo Trigona della Floresta del 1700,

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con l’ausilio di un’abile guida, abbiamo visitato la chiesa e il chiostro di Sant’Anna del XVI sec. intitolata a S.Anna,

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nel 1623 vi fu annesso il convento dei frati di San Francesco. Il convento fu distrutto dal terremoto del 1693, di cui rimase parte del chiostro. Nel 1640 passò ai frati riformati che la dedicarono a Santa Rosalia. Bellissimo l’interno con quadri importanti

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e sull’altare maggiore un crocefisso ligneo del Cinquecento attribuito a Fra’ Umile Pintorno da Petralia.

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Dopo abbiamo visitato il Museo di Aidone qui in bella mostra all’inizio la Testa di ADE, bellissima, in terracotta con una voluminosa barba di colore blu e una massa di capelli rossi, raffigura Ade, il Dio dell’oltretomba.

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Fu rinvenuta negli anni 70 durante scavi clandestini a Morgantina, fu venduta nel 1985 a J. Paul Getty Museum da Maurice Templesmann, collezionista americano che l’aveva comprata da Robert Symes, famoso commerciante di opere d’arte che era stato coinvolto negli acquisti della dea Morgantina e degli acroliti. L’opera, per gli indizi precisi dei riccioli rinvenuti nel santuario di San Francesco Bisconti (luogo di culto dedicato a Demetra e Kore, figure centrali della religiosità antica in Sicilia), fu restituita all’Italia. Ade era fratello di Zeus e Poseidone a Lui apparteneva il regno sotterraneo, divenne re degli inferi e raccoglieva presso di se i morti.

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Le due teste presentano la parte anteriore del volto e del collo lavorate, la parte posteriore e tagliata quasi verticalmente, potrebbe essere il tentativo di ridurre il peso che grava sull’inserto ligneo del corpo. Una è attribuita a Demetra una a Kore. La mancanza delle orecchie fa pensare ad un velo di stoffa che le copriva.

Emerge la circostanza che tutti i santuari di Morgantina sono dedicati alla celebre coppia divina di Demetra e Persefone, protettrici delle messi e dell’agricoltura, l’economia della città si fondava principalmente sulla produzione cerealicola, risorse i cui abitanti rendevano omaggio mettendo l’immagine delle spighe specialmente nelle emissioni monetali della città.

I reperti esposti nel museo che naturalmente vi invito a visitare le foto non possono rendere le emozioni che si provano vedendo queste cose dal vivo, sono tutti importanti, e in effetti a me davano la sensazione di una certa rassomiglianza con i nostri reperti di Reggio e di Locri

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                                                                         (Busto fittile di Persefone, con panneggio dipinto III sec a.C.)

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e qui possiamo vedere la Venere di Morgantina bellissima statua pseudo acrolitica di divinità femminile.

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e tanto tanto altro ancora, tutti reperti belli e importantissimi che uniti alla storia del luogo rendono lo stesso una meta da visitare cosi come potete vedere nella galleria fotografica alla fine di questo articolo.

All’uscita del museo siamo stati accolti e salutati dal Sindaco di Aidone dr. Vincenzo Lacchiana

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Da quanto abbiamo visto emerge che Piazza Armerina è un posto meraviglioso che chi ama questi luoghi permeati da storia e reperti unici deve per forza, una volta nella vita visitare….grazie per l’attenzione di seguito la galleria fotografica

Piazza Armerina 4 nov 2018

daniele dattola

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