Il Sito di Daniele Dattola

STORIE DEI LUOGHI

ANNA’ DI MELITO P.S.COMMEMORAZIONE DEL 70°ANNIVERSARIO DEL TRAGICO EVENTO DEL 31.1.1943 IN CUI PERSE LA VITA L’ARCIVESCOVO DI REGGIO CAL MONS ENRICO MONTALBETTI

 

 

La parrocchia di Annà di Melito Porto Salvo, ha organizzato in data odierna, un Convegno commemorativo, per ricordare il 70° anniversario del tragico evento di guerra del 31.1.1943, nel quale durante una cerimonia presso il villino dei marchesi Ramirez, a causa di un bombardamento aereo, persero la vita l’arcivescovo di Reggio Calabria Mons. Enrico Montalbetti e tante altre persone cosi come dirò in seguito.

 

 

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AFRICO VECCHIO IERI (PETRELLI) E OGGI.

Nel 1948 L’Europeo pubblicò un servizio sulle condizioni del Mezzogiorno,  e per mettere in risalto la povertà dell’estremo sud fece effettuare un servizio fotografico ad Africo Vecchio  ad un rinomato fotografo che era Tino Petrelli, che ci ha lasciato una serie di fotografie bellissime di Africo e delle condizioni di vita di allora, per darvi l’idea pubblico qualcuna, solo per un confronto tra ieri e oggi, le foto sono state tratte da vari siti internet. Le foto scattate allora dal Petrelli furono numerosissime, per cui oggi sono un importantissimo documento fotografico di quella che era la vita nel 1948 ad Africo eccone alcune:

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(F. T. Petrelli da internet)

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“COME ERAVAMO” PERSONAGGI DEL COMUNE DI MELITO DI PORTO SALVO – UN RICORDO DI SANTO MINNITI E DEI MARCHESI RAMIREZ

 

 

 

Nella sezione “foto del Passato”, ho più volte fatto presente che sarebbe opportuno che la gente tirasse fuori dai cassetti, (rinunciando al proprio egoismo), le foto che sono un reperto importantissimo per ricreare attraverso le immagini la storia di Melito. Debbo dire, che non ho avuto una risposta partecipata, ma grazie a questo appello, in questi giorni, Luciana Familiari mi ha presentato, Giacomina, Giovanna Minniti, in arte Giami,

 

 

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RC 27.3.12 “PENTEDATTILO. LE TRACCE DAL TARDO ANTICO ALL’ABBANDONO NELLE STRUTTURE SUPERSTITI DEL CASTELLO”. CONVERSAZIONE DEL DR. RICCARDO CONSOLI.

 

Martedì 27.3.2012, presso la Sala San Giorgio al Corso di Reggio Calabria, si è svolto un interessante incontro sul tema:” Pentedattilo. Le tracce dal Tardo Antico all’abbandono nelle strutture superstiti del castello”. La conversazione è stata condotta dall’Autore dell’incontro Dr. Riccardo Consoli e il tutto si è concluso con un interessante intervento del Prof. Daniele Castrizio alla presenza della Dr.ssa Borruto

 

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LUOGHI DA VISITARE NELLA COSTA JONICA MERIDIONALE CALABRESE – PALIZZI –

 

L’Italia è una nazione bellissima e la Calabria rientra tra queste bellezze. Voglio occuparmi dei posti della costa jonica meridionale che meritano una particolare attenzione, in quanto non molto sponsorizzati dai media. Per questo ho deciso di fare dei servizi fotografici, scegliendo luoghi che fanno parte della nostra costa  calabrese, che hanno un fascino particolare.  Il turista oggi, fa vacanze brevi e cerca sempre di visitare i posti più importanti. La punta di diamante è certamente Reggio Calabria, con il famoso lungomare, affacciato sullo stretto di Messina, una finestra che Gabriele D’Annunzio definì “Il più bel chilometro d’Italia”. Il Castello Aragonese, che rappresenta per Reggio Calabria un’importante pagina di storia, il Museo Nazionale con i tesori della Magna Grecia, i Bronzi di Riace (statue uniche al mondo di incomparabile bellezza) e tanti altri manufatti e reperti; l’incantevole Tropea, Scilla con Chianalea,  l’Aspromonte e tanti tanti altri luoghi che non si può fare a meno di visitare, ciò non toglie che ci sono anche altri posti che sono meno famosi, paesi ospitali e ridenti, abitati da gente schietta e accogliente, gente fiera o paesi abbandonati. Con questo lavoro voglio evidenziare  questi ultimi posti,  belli ma non conosciuti da tutti, borghi abbandonati sulle alture, le bellezze del mare, i boschi selvaggi e incontaminati dell’Aspromonte, i castelli, le chiese, le testimonianze magno greche, bizantine, romane etc.

Comincio questo servizio  con un paese, secondo me bellissimo che merita attenzione:

                                                        P A L I Z Z I

Per quanto riguarda la storia di Palizzi vi rimando ad un mio precedente lavoro il cui link è:

http://dattola.com/category/foto-e-notizie-di-melito-e-dintorni/luoghi/palizzi/

Per arrivarci si sale da Palizzi Marina costeggiando la fiumara,

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MELITO P.S. E IL SUO TERRITORIO PRIMA DEL 1650

 Oggi la Calabria si presenta come una delle regioni più antiche d’Italia,  lunga circa 250 Km., stretta e lunga, tanto che da qualsiasi punto centrale si arriva al mare con distanze non superiori a 50 Km. Fu abitata dagli uomini fin dall’antichità e un’industria litica apparve grazie ad un tipo di uomo più evoluto Homo erectus circa 700.000 anni prima di Cristo. Durante la glaciazione di Riss scomparve ogni forma di vita e l’uomo ritornò in Calabria, nel Paleolitico Medio la cui massima espressione è rappresentata dal “Bos Primigenius”, un toro inciso nella roccia, risalente a 12.000 anni fa, trovato nella grotta del Romito nel comune di Papasidero, roccia che oggi si trova al Museo di Reggio Calabria.

 

grotta_del_romito BOS PRIMIGENIUS GRAFFITO RUPESTRE RISALENTE AL PALEOLITICO                                       (Grotta del Romito BOS PRIMIGENIUS GRAFFITO RUPESTRE, da internet)

 

 

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SCOPERTO SITO ARCHEOLOGICO PALEOLITICO INFERIORE TRA 750 E 800 MILA ANNI

 

 

 

 

SEB STRANGES

da Gazzetta del Sud pubblicata da Sebastiano Stranges Ellesmere il giorno sabato 6 agosto 2011 alle ore 15.39 ·

ritrovamenti a testimonianza di presenza umana in epoca molto remota.

ANCHE PALIZZI SITO ARCHEOLOGICO

Scoperti manufatti litici sul Monte Gunì sulla dorsale nord a monte del centro abitato. Le affermazioni del ricercatore Sebastiano Stranges

Palizzi nuovo ed interessante sito archeologico Sembrerebbe proprio di sì, secondo le affermazioni di Sebastiano Stranges, ricercatore ed attento studioso del settore. Stranges, che vive a Palizzi e lavora a Reggio Calabria, è ispettore onorario del ministero dei Beni Culturali e ambientali, ha dedicato agli studi archeologici oltre un ventennio, durante il quale ha scoperto numerosi siti riguardanti il primo periodo degli insediamenti stabili umani. “Il territorio comunale – afferma Stranges – è un sito dove si nascondono, visti i risultati, tesori archeologici. Abbiamo già scoperto dei manufatti litici sul monte Gunì, a nord dell’abitato, sulla dorsale che porta verso il territorio montano di Palizzi e Pietrapennata. Il ritrovamento è importante perché attesta la presenza umana in un’epoca così remota, da considerare l’infanzia dell’umanità”. – Chiariamo cosa sono i manufatti litici… “Gli strumenti litici che abbiamo trovato a Gunì sono due chopper (asce) unifacciali, ottenuti per taglio di un ciottolo nella porzione mediale e successivi ritocchi sulla cresta del taglio. Alcuni strumenti, somiglianti ai chopper appena descritti, sono stati rovinati dall’uso dei mezzi meccanici per i lavoro agricoli”. – Non le appare paradossale che gli stessi mezzi agricoli, attraverso lavori di sbancamento, abbiano reso possibile non solo il ritrovamento di manufatti, ma anche l’individuazione di una zona d’alto interesse archeologico. “Vero. Lo sbancamento, denudando lo strato geologico, ci ha consentito l’importante ritrovamento; tuttavia ritengo che, sotto la collinetta sabbiosa che s’é formata in seguito a questi lavori, si celi gran parte dei manufatti. Alcuni di questi, e qui entriamo nel merito dell’importanza della scoperta, sono collocabili al paleolitico calabrese. La datazione più prossima, nell’attesa che eventuali approfondimenti stratigrafici consentano una maggiore precisione, è presumibilmente di 750 mila anni. I ritrovamenti di Palizzi testimoniano la presenza dell’uomo sin da paleolitico arcaico, consentendo così di retrodatare, per la provincia di Reggio Calabria, la presenza umana a 750 mila anni. La datazione è ancora incerta, poiché – precisa Stranges – solo scavi e approfondimenti scientifici, con l’ausilio di strumenti e tecniche moderne, potranno fornire la giusta datazione”. – Può dirci se nel territorio, esistono tracce più recenti del paleolitico? “Soltanto il periodo neolitico, che va tra l’ottavo e il quarto millennio a.C., di cui in ogni caso esistono testimonianze (ceramiche decorate con rombi, losanghe, ecc.), entriamo nella Palizzi greco-romana, la cui presenza è quanto mai significativa. Per oltre venti anni abbiamo vagliato il territorio, discriminando le ceramiche tra quelle locresi e quelle reggine o calcidesi. Il tutto – chiarisce il ricercatore – per stabilire il confine tra Reggio e Locri, che abbiamo individuato a cavallo della dorsale che, dal monte Agrillei, porta fino ai Piani d’Aspromonte. Tracce consistenti della presenza greca le hanno rivelate cuspidi bronzee di frecce, ceramiche attiche e corinzie di pregevole fattura, oltre ai resti di templi, cinte murarie, ecc..” – Grazie a queste scoperte ed a quelle che verranno, dal punto di vista turistico Palizzi potrebbe decollare in maniera definitiva? “Ormai da qualche tempo esiste il cosiddetto archeoturismo, in virtù del fatto che l’Italia è piena di siti da visitare. Per quanto riguarda Palizzi, in presenza accertata d’individuazione di zone archeologiche, dovrebbero subito scattare i meccanismi di protezione previsti dalla legge. Dopo questo necessario passaggio, la sinergia tra pubblico e privato potrebbe fare il resto e compiere il miracolo di trasformare Palizzi in un’oasi archeoturistica di importanza nazionale. Tutto concorrerebbe – rileva il ricercatore – ad avvalorare l’ipotesi di un’auspicabile “esplosione” turistica: il posto, l’escursione climatica e l’enorme interesse scientifico compongono una triade vincente, a patto che la sinergia di cui abbiamo già parlato funzioni”. Giova ricordare che, tutti i reperti fin qui ritrovati, sono custoditi nel Museo di Reggio Calabria, mentre le ricerche effettuate da Sebastiano Stranges sono state condotte con l’ausilio di Luigi Saccà, in stretta collaborazione con la Soprintendenza archeologica reggina.

Pietro Parisi

 

 

Melito di Porto Salvo, li 28.2.12

 

daniele dattola

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