Il Sito di Daniele Dattola

Reggio Calabria padre Giuseppe Ambrosoli: “chiamatemi Giuseppe”

Reggio Calabria, Mercoledi 5 luglio 2017, alle ore 19, presso la Sala Conferenze di Studio Cassone, si è svolta una importante conferenza in occasione della pubblicazione del libro “Chiamatemi Giuseppe”  che tratta della vita straordinaria del Dr. Giuseppe Ambrosoli medico Chirurgo, Missionario comboniano in Uganda.

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il libro scritto da Elisabetta Soglio e dalla nipote Giovanna Ambrosoli

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è edito dall’Associazione Fondazione Dr. Ambrosoli Memorial Hospital-San Paolo. Il libro è nato grazie alle testimonianze, lettere e racconti di chi ha  lavorato con lui. Il ricavato delle vendite del libro, contribuirà a sostenere e proseguire l’opera da Lui voluta con forza il Memorial Hospital e la scuola di Ostericia. L’Ospedale è stato fondato e diretto da padre Giuseppe che svolgeva li, l’attività di Chirurgo, attività che ha svolto per oltre 30 anni, fino alla sua morte, causata dalla sua tenace volontà di non lasciare l’Uganda e di salvare l’Ospedale e la scuola ostetriche, nonostante il suo cattivo stato di salute, durante la guerra civile del 1987.

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Per padre Giuseppe oggi,  e’ in corso la causa di beatificazione e attualmente e’ stato dichiarato venerabile. Dunque un avvenimento importante di rilievo. I saluti sono stati portati dal dr. Giovanni Cassone che tutti conosciamo per il suo impegno in queste missioni in Africa grazie alla sua associazione Fondazione Clara Travia Cassone,

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dal Dr. Pasquale Veneziano Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria,

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e dalla Nostra guida spirituale S.E. Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini , Arcivescovo Metropolita Reggio Calabria-Bova.

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La relazione con la trasmissione di un breve filmato sull’opera svolta dal Dr. Giuseppe Ambrosoli è stata svolta dalla nipote Giovanna Ambrosoli fondatrice dell’Associazione Dr. Ambrosoli Memorial Hospital Mi,

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Che ha chiamato in causa i testimoni di chi ha vissuto e lavorato con Lui, presso l’Ospedale di Kalongo, in Uganda per più di due anni e precisamente il Dr. Tito Squillaci, Pediatra

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e sua moglie Nunziella, che è stata in quel posto da fidanzata del dr. Tito e ci ha raccontato la sua esperienza

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padre Ampelio Cavinato , missionario comboniano

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e altri.

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                                                          (Don Nino Pangallo Direttore della Caritas Diocesana)

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                                                    (Dr.ssa Cinzia Sgreccia dell’Ufficio Missionario Diocesano)

Chiamatemi Giuseppe084                                                  (Dr.ssa Rosita Torre, medico volontario a Kalongo)

Bene anche io posso dire la mia,  ricordo benissimo quando Tito giovane medico pediatra in servizio presso l’Ospedale di Melito, Primario il Prof. Paolo Minicuci, veniva negli uffici dell’USL, si presentava con la sua aria dall’apparenza timida nascondendo però una forza unica, per chiedere e fare tutte le procedure per poter espletare la propria attività di missionario in Africa, tutti lo guardavamo un po increduli, ottenuta la cosa si assentava per periodi lunghi e dopo regolarmente rientrava in servizio portando con se delle esperienze uniche. Queste cose ormai fanno parte del suo modo di essere, varie sono state le sue esperienze in Africa, sempre accompagnato dalla fedele compagna Nunziella, vi ricordo quella della Sierra Leone. La serata e tutti gli interventi li potete seguire nei filmati che inserisco in questo lavoro unitamente alla galleria fotografica. Qui di seguito, i dati biografici del Venerabile P. G. Ambrosoli. cosi come riportati in un’immaginetta ricordo, con preghiera.

Giuseppe Ambrosoli

Il Venerabile padre Giuseppe Ambrosoli nasce a Ronago (Como) il 25 luglio 1923 da Giovanni Battista  Ambrosoli e da Palmira Valli, che gli trasmettono fede, spirito di carità verso il prossimo, ma anche grande professionalità e dedizione al lavoro.

Rinuncia all’attività dell’impresa famigliare (Miele Ambrosoli) e, dopo la laurea in Medicina e la specializzazione in Medicina tropicale a Londra, entra a far parte della Congregazione dei Missionari Comboniani: il 17 dicembre 1955, è ordinato sacerdote dall’allora Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini.  Il 1° febbraio 1956, parte per Kalongo, un villaggio sperduto nella Savana del nord Uganda, per gestire, insieme ad un confratello e alle suore comboniane, un piccolo dispensario: nei suoi 31 anni di eroico e apprezzato servizio lo sviluppa in un ospedale efficiente e moderno, opera essenziale per la poverissima popolazione locale.

Nel 1959, fonda accanto all’Ospedale la Scuola specialistica per Ostetriche e Infermiere; poi nel 1972 accorpa anche i lebbrosari della zona di Alito e Morulem.

Il 13 febbraio 1987, nel momento più drammatico della guerra civile che travaglia il nord Uganda, è costretto ad evacuare l’Ospedale, compromettendo irrimediabilmente la sua precaria salute., nell’eroica determinazione di salvare la scuola di Ostericia e mettere al sicuro tutto il personale dell’Ospedale.

Il 27 marzo 1987, poco prima che atterri l’elicottero inviato dal Governo per portarlo in salvo all’Ospedale di Gulu, padre Giuseppe muore nella vicina Lira, 44 giorni dopo l’evacuazione di Kalongo.

Poco prima di morire aveva chiesto di poter riposare in pace in Uganda tra la sua gente, a cui aveva dedicato con amore immenso la propria esistenza.

Non era solo l’abilità professionale di padre Giuseppe ad attirare folle di pazienti, ma anche il suo tratto gentile, la sua bontà, la sua pazienza infinita, la sua incredibile disponibilità e la sua trasparenza spirituale che lo identificavano come vero uomo di Dio. Papa Francesco nel 2015 lo ha dichiarato Venerabile e presto sarà Santo.

Complimenti per la splendida iniziativa.

Reggio Calabria li, 5 luglio 2017

daniele dattola

 

 

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