Il Sito di Daniele Dattola

Melito Circolo “Meli” Tito Squillaci in: “Le Radici della Povertà”

Ogni volta che il Dr. Tito Squillaci, già Dirigente Medico Pediatra presso il Presidio Ospedaliero di Locri mi comunica una sua iniziativa, la inserisco immediatamente nel sito, perché tutto quello che organizza nasce dalla grande passione con cui fa le cose, ricordo in particolare il periodo in cui è stato Responsabile del Settore Cultura del Comune di Bova, gli innumerevoli Convegni, gli scavi archeologici etc. La sua attività quale medico responsabile Pediatra presso Sierra Leone durante il periodo in cui imperversava l’ebola.  In data 5.8 2015 attraverso l’Associazione Culturale ellenofona “Jalo tu Vua” ha organizzato a Condofuri Marina presso il Centro Giovanile dei Marianisti un interessante corso di lingua greca di Calabria. A Melito di Porto Salvo unitamente al Circolo Culturale “Meli” in data 14.7.2016 alle ore 21.30 ha organizzato un conversazione sulle: “Radici delle Povertà” che non è altro che un’analisi sulle cause delle migrazioni e su possibili soluzioni.

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All’inizio dopo i ringraziamenti per il Circolo e al Dr. Giovanni Putorti organizzatore di questo evento,

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Tito ha detto  mi rendo conto che l’argomento è molto complesso, inizia parlando dei ragazzi della scuola media che gli hanno chiesto di spiegare il motivo della povertà del terzo mondo, lui ha messo in quell’occasione delle cose insieme che hanno creato  delle riflessioni, che cosa genera questi processi , la prima diapositiva è un’icona copta dell’Eritrea che ha  comprato con sua moglie Nunziella Cocuzza (donna che lo segue e lo guida dappertutto)ad Adis Abeba ed è un’icona della lavanda dei piedi,

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l’altra e una diapositiva della visione politica degli stati quella a cui noi tutti siamo abituati a vedere,

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l’altra ancora è un altro modo di vedere il mondo, c’è la parte superiore e la parte inferiore in rosso, il resto del mondo, il terzo mondo, parliamo di masse sterminate di persone, di miliardi di persone.

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Un altro modo di vedere il mondo è questo e mostra un’altra diapositiva, diviso in base al reddito pro-capite,

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cioè con un altro colore viene indicata la massa di persone che vive con meno di 2 dollari al giorno, le zone in blu meno del 2% le zone in giallo dal 3 al 20%, le zone in rosso dal 40 al 60%, dal 40 al 60 % della popolazione vive con   due dollari, le zone marrone dal 60 all’80%, vive con meno di 2 dollari al giorno cioè con nulla al giorno, dall’altro lato la parte blu abbiamo questa situazione, una società che vale 523 miliardi di dollari,

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c’è una forbice che è spaventosamente larga, che è sempre stata larga ma che è andata peggiorando nel tempo, guardate nel 2000 l’1% degli adulti ricchi possedeva il 40% dei beni dell’altro,

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nel 2016 l’1% della popolazione quest’anno sarà più ricco del 99% del sistema. Sempre quest’anno 62 miliardari sono ricchi quanto la metà della popolazione mondiale

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e le 3 persone più ricche possiedono più beni che le 48 nazioni più povere messe insieme, questi sono dati oggettivi,

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questa è una vignetta che circola su internet che è simpatica, l’umanità non ha i soldi per estrarre l’acqua nelle zone aride, però ha i soldi per cercare l’acqua su Marte.

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Ora a parte l’ironia la sostanza del discorso è che nel mondo non mancano le risorse materiali, non mancano i soldi,  il problema cruciale è come queste risorse vengono ripartite e utilizzate. Ora vediamo delle immagini alle quali siamo abituati le vediamo in televisione dappertutto ,  sono foto fatte da me e  da mia moglie

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                                                                                    (Nunziella Squillaci)

e mi piace che qui con noi ci sono persone come il dr. Nucera gente che è stata in Africa  e hanno visto la povertà vera. Sono immagini di straordinaria povertà, ecco il centro della capitale della Sierra Leone, la gente raccoglie l’acqua piovana per strada,

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siamo a 2 km dai Ministeri dalle zone ricche, foto di ragazzini che portano pesi in testa perché vanno a prendere l’acqua,

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lo spostamento in Sierra Leone con barche, immaginate una donna che deve partorire e deve raggiungere l’Ospedale con questi mezzi,

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dopo mostra una foto con una baracca e dice  questo è il bar del punto di ristoro dell’Ospedale

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e queste sono le capanne in cui vive la massa delle popolazioni in Sierra Leone, fango e fame.

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Dopo mostra foto riprese in Uganda altro che 2 euro al giorno, l’unico vestito di questa donna è una pelle nel basso ventre. Molte persone vivono in queste condizioni.

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E parla di quello che lui ha visto, in mezzo alle baracche le fogne, non ci sono fogne, non c’è acqua, non c’è corrente elettrica, ecco quando si arriva in queste condizioni l’ebola la fa da padrone, laddove c’è promiscuità persone ammassate. Dopo mostra l’Ospedale in Sierra Leone,  la tenda di isolamento per l’ebola che era nell’Ospedale dove si trovava lui con la moglie,

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quando hanno portato il dr. Pulvirenti in italia in un ambiente ospedaliero adatto c’era un’intera equipe intorno al medico, li in Serra Leone solo quella stanza che vediamo in foto, senza nessuna terapia intensiva.

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Dopo la foto di un parto in Uganda

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e dopo una storia tristissima di un bambino ammalato che è stato ventilato a mano , in tutta la Sierra Leone non c’era una terapia intensiva, ventilato a turni di 24 ore a mano a turni di 3- 4 ore ciascuno, e poi dice lo abbiamo dovuto abbandonare perché non c’era possibilità di attaccarlo a una macchina ventilatore ed è morto.

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Ecco invece le foto dell’Albania situazione più vicina a noi, Valona un camion della spazzatura con i bambini sopra,

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li c’è un nucleo di famiglie che vivono della discarica, questi ragazzi aspettano che il camion scarichi per cercare tra la spazzatura materiale non riciclato, ambiente lunare, fumi , sporcizia ragazzini scalzi, ancora peggio delle Bidonville che si trovano nelle Canarie, una scena apocalittica, per essere ancora più vicini alla nostra realtà il centro di Atene oggi, con la foto della chiesa cattolica in una strada delle manifestazioni in cui rompono i marmi per colpire la polizia.

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Dunque quali sono le cause di queste condizioni, si dividono generalmente in due linee in due gruppi.

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Le cause endogene legate ai paesi stessi in cui si verifica la povertà e dopo le cause esogene, tra quelle endogene la cultura,

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il livello di istruzione, democrazia, la pace o guerra la moralizzazione della vita pollitica, le nuove tecnologie, la disponibilità di materie prime. Le cause esogene invece i rapporti internazionali, il debito estero, l’accesso al credito, il prezzo delle materie prime, il problema energetico, il costo dell’energia,  analizzerò solo alcune di queste cause le più importanti, il livello culturale delle nostre popolazioni, la Cultura come i poveri mantengono i ricchi, cominciamo dal nostro territorio, nel 2014 sono nati nella nostra provincia 4800 bambini,

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siccome abbiamo un tasso di allattamento materno molto basso, ho fatto ill calcolo che ogni anno la nostra Provincia spende per acquistare latte artificiale 2 milioni di euro. La nostra provincia nelle condizioni in cui è  regala ogni anno 2 milioni di euro alle multinazionali del latte . Ho calcolato a Bova marina, 4500 persone,  che se sostituissimo lo scaldabagno elettrico con i pannelli solari si risparmierebbero ……..di sigarette ho fatto un calcolo che ogni mese spende il solo paese 33 mila euro per un mese 1716.000 euro l’anno la somma che  Bova marina da alle multinazionali del tabacco

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è questa 1716.000 euro l’anno e cosi Melito e tutti gli altri paesi potete fare il calcolo e capirete noi che siamo la regione più povera d’Italia quanti soldi ci permettiamo di regalare alle multinazionali del tabacco. Ecco al ldl voi vedete questa pagnotta casereccia

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e vedete che questo è prodotto in Germania,

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Noi a Melito compriamo il pane prodotto in Germania è un problema culturale nostro spediamo i soldi a chi ha più bisogno di noi. La prima causa della diffusione dell’ebola è la convinzione che noi facciamo iniezioni ai bambini per ucciderli , cioè la convinzione che l’ebola è stata provocata appositamente  dai medici, dal Governo per cui non vengono effettuate le cure, la gente rifiuta le terapie, scappava dai centri di cura, tanto che una persona scappata è tornata al suo villaggio ed ha fatto morire in quest’ultimo per infezione altre 17 persone un problema di cultura  di mentalità di convinzione dei fenomeni. Il costo dell’energia , in malawi la benzina costa 1.50 al litro, 1 operaio guadagna 15-20 euro al mese e come se in Italia la benzina costasse 150 euro al litro,


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ma pensate che potremmo andare in qualche posto se la benzina costasse 150 euro al litro? Quanto gli costerà l’energia per produrre una zappa? Non può mai competere con l’economia cinese indiana etc. non ci sono le condizioni per produrre in quanto il costo dell’energia è elevata. Il costo dell’energia non dipende dal Malawi ma dipende da noi, perché il prezzo del petrolio è determinato da altri, noi dobbiamo comprare il petrolio e noi siamo i concorrenti per il prezzo del petrolio e siccome l’Occidente paga il petrolio ad un prezzo i venditori vendono al prezzo in cui paga L’Occidente. La guerra , la guerra vuol dire questo

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e mostra le foto degli effetti nei vari punti del mondo vedi la Bosnia,

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che in pochi giorni venne ridotta in questo modo.

C’è un’altra alterrnativa, logica razionale, concreta che spinge un essere umano che cosa può fare, ecco quello che succede, la gente  scappa e ovviamente poi si trova in altri luoghi, sotto tende ecc. qua per es c’erano tende in Kossovo, al mondo si dice che c’è uno stato in più, attualmente ci sono 60.000.000 milioni di persone si trovano nello stato di profughi e vivono in queste condizioni,

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questo è l’interno della tenda, nulla solo stuoie messe a terra per i bambini e niente, alcuni vivono ammassati in capannoni immaginate i bagni, immaginate come si fa a vivere cosi. Questo è il campo di igomeni al confine con la Grecia, questo è il campo di Calè,

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questa è la risposta a cui noi diamo a questi fenomeni le barriere, la rete metallica e il filo spinato per impedire il passo,

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se c’è logica in questo non lo so , questi li possiamo chiamare fortunati i meno fortunati finiscono cosi (Cimitero sepolti senza nomi)

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gran parte muoiono in mare altri nel deserto e qui legge una poesia  l’ha scritto un eritreo

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Ecco come finiscono nemmeno un nome sulla tomba . Per quanto riguarda la guerra abbiamo le prove prodotte da noi su un’inchiesta ufficiale in Inghilterra dal Governo che ha dato questi risultati si è entrati in guerra in Irak senza avere valutato tutte le condizioni diplomatiche , che Blair ha ingigantito tutte le minacce , che i servizi segreti non avevano prove su Saddam Ussein, siamo entrati in guerra procurato la guerra in Irak scatenando ed è derivato tutto quello che c’è ora Siria Libia tutto è partito da quella guerra che abbiamo iniziato noi occidente, Stati Uniti con l’appoggio di potenze Occidentali e oggi l’Inghilterra stessa ammette che non c’erano motivi per farla questa guerra e ancora oggi rifiutiamo la gente che scappa da quella guerra che non ha provocato che non ha voluto.

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Questa è la frase di Gino Strada che è molto bella dobbiamo convincere milioni di persone che abolire la guerra è una necessità urgente un obiettivo realizzabile che si può concepire un mondo senza la guerra bisogna cominciare a credere che le sofferenze internazionali non vanno risolte con la guerra .

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Le materie prime noi siamo portati a pensare che se un paese è ricco in materie prime è ricco, c’è una via a Koppe città di riferimento nella Serra Leone, tutta fatta di mercanti di diamanti, perché la Serra Leone è uno dei luoghi più ricchi di diamanti, quindi dovrebbe essere un paese che come si dice naviga nell’oro,

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nonostante questa ricchezza la situazione sanitaria è che un bambino su 11 non arriva al primo compleanno, muore a prima di un anno e 1 su 7 non arriva la 5° compleanno

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in questa foto scattata da Nunziella si svela il paradosso dell’Africa la ricchezza diventa un peso, il pulmino che dovrebbe portare le persone viene portato

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voglio dire che l’Africa è ricco di materie prime ma che sono instabili quindi troviamo instabilità più corruzione più guerra, più miseria, più fame, più malattie, sulla Sierra Leone c’è un film spero che abbiate visto che è realistico tanto che dopo questo film è cambiato qualcosa sul traffico di diamanti ,

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la guerra in Sierra Leone è stata una guerra civile, non è stata provocata dai diamanti ma quando le varie bandi rivali hanno messo le mani sui diamanti il contrabbando imperava e i diamanti venivano comprati dalle multinazionali in tutto il mondo, la guerra è diventata una cosa spaventosa, dopo questo film di denuncia i mercanti si sono dati un codice di autoregolamentazione in modo che ci sia un minimo di tracciabilità sull’origine dei diamanti. Il coltan questo rende l’idea di cosa succede questo  è eclatante che cos’è il coltan

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in pratica non sappiamo cos’è ma ce l’abbiamo tutti in tasca è un minerale che serve per telefoni cellulari gps computer, per fare fotografie , il paese più ricco al mondo di coltan è il Congo, quasi tutto il coltan del mondo arriva dal Congo , quindi dovremmo pensare che il Congo dovrebbe navigare nell’oro,

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vediamo cosa succede come si estrae il colton in questo modo queste sono le miniere di coltan ……

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Il debito internazionale sappiamo che tutto il debito del terzo mondo, il debito si è formato intorno agli anni 70,

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simulazione su dati reali, nel 78 il cambio lira dollaro era 600 , cioè 600 lire per 1 dollaro voi immaginate un italiano che fa un prestito di mille dollari equivalente a 600 mila lire i tassi erano del 5% a fine anno deve pagare 50 dollari di interesse cioè 30 mila lire, il secondo anno gli interessi sono schizzati dal 5% al 30%, quindi ha dovuto pagare 300 dollari, cioè 180 mila lire , il 3 anno il dollaro si è attestato sulla lira e il cambio è passato da 600 a 2200 cioè per mille dollari ci volevano due milioni e duecento mila lire , al tasso del 30% il nostro concittadino ha dovuto pagare di interesse 660 mila lire, su un prestito di 600 mila lire dopo tre anni di interessi ha pagato 660 mila lire immaginate questi dati  moltiplicati per milioni di dollari per  capite come il debito è stato pagato decine di volte

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e capite un’altra cosa se io vado in banca per fare un prestito mi dicono il 5% dopo un poco di tempo mi dicono sapete è salito al 7% e io pago il 7% questi meccanismi sfuggono al controllo dei cittadini, sfuggono anche ai  paesi poveri che abbiamo citato fin ad ora, Sierra Leone etc. questi paesi non hanno nessun peso nel determinare il valore del cambio, gli interessi,  per cui gli dicono quest’anno tu paghi il 30% non più il 5%. Un altro meccanismo  è quello dell’anatocismo

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cioè le banche fanno pagare gli interessi sugli interessi

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e fa l’esempio delle mele che lui ha fatto ai ragazzi delle scuole medie per fargli capire,  supponiamo che io presto una mela ad interesse di una mela l’anno per 10 anni dopo 10 anni voi mi restituite la mia mela + altre 10 mele, 11 mele l’anatocismo (oggi proibito) cosa comporta che io mi presto una mela il secondo anno la mela e gli interessi viene sommato al capitale e come se io avessi prestato 2 mele e cosi via insomma dopo 10 anni mi dovete dare 500 mele non più 10

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Papandreu in Europa ha fatto un prestito di 1 miliardo di dollari negli anni 80 nel 2010 la Grecia ha restituito 56 miliardi di dollari alla Francia,

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poi ci chiediamo perché la Grecia non esce dai debiti deve restituire 52 miliardi di interessi, questi sono dati artificiali perché chi stabilisce che l’interesse è quello chi stabilisce gli interessi sugli interessi sono tutte norme imposte da chi ha la forza di imporle non è legge naturale sono scelte politiche sociali etiche che si fanno che possono essere ridiscusse e cambiate, quindi i paesi del terzo mondo , sono costretti praticamente a pagare non il debito solo gli interessi sul debito e per pagare gli interessi devono tagliare i prezzi i salari etc. significa meno scuole, meno Ospedali, meno strade un paese che ha sta situazione non può mai uscire dalla povertà

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e vedete che anche il Papa Giovanni Paolo 2° ha chiesto la cancellazione dal debito periodicamente si fanno campagne di cancellazione del debito vanno sostenute perché il debito è iniquo ad un certo punto è pagato e va azzerato se vogliamo che veramente cambi qualcosa.

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Siamo schivi e vittime di un sistema economico che uccide. In questo modo noi non risolveremo mai nessun problema , se non s’intaccano questi meccanismi la povertà aumenta sempre di più, quindi occorre andare alle cause.

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Qual’ è il principio che regge il nostro sistema economico , il principio è uno solo ed è quello della massimizzazione del profitto significa che se io voglio vendere  telecomandi apro un negozio cerco di comprare telecomandi al prezzo più basso possibile e lo rivendo al prezzo più alto possibile questa è la regola cui si basa l’economia , questo principio viene considerato come ineludibile come una legge di natura , come se non ci fossero alternative come se il commercio non potesse reggersi al di fuori di questo principio della massimizzazione del profitto,

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se pratichi l’usura ti arricchisci e vai all’inferno, se non la fai ti salvi ma vai in rovina, vediamo se è vero , questo non è vero , in che modo si può rispondere a questo problema , parliamo delle soluzioni alcune sono di macroeconomia il vantaggio che hanno le  delle democrazie è quello che l’opinione dei cittadini conta se si fa massa critica le cose cambiano e le leggi vengono anche riformate a quello che pensa e serve alla gente , quindi capire cosa significa un problema si da già la possibilità di operare per cambiarlo. Ci vuole una grande profonda riforma sostanziale delle grandi istituzioni economiche il Fondo monetario internazionale , la banca Mondiale, non sono istituzioni benefiche sono istituzioni di chi produce il capitale.

La banca d’Italia e la banca Centrale della Repubblica Italiana    ha funzioni importantissime garantire la stabilità monetaria, emerge in ogni caso quanto è squallido l’Occidente, che stabilisce le guerre in questi paesi, vende le armi e in questo l’Italia porta alta la bandiera delle vendite di armi. Le multinazionali sfruttano questi popoli poveri.

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Per combattere queste situazioni di sfruttamento dei popoli poveri sono nate le banche etiche  società di gestione del risparmio che propongono e utilizzano i propri fondi  con finalità etiche finanziando attività ecocompatibili, progetti di sviluppo nel terzo mondo. Banca Etica è l’unica banca in Italia che mostra sul proprio sito tutti i finanziamenti erogati, al contrario di tante altre. E da Wikipedia Una banca etica fornisce alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell’ambito di particolari criteri (diversamente definiti da istituto ad istituto) nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto; inoltre, al pari delle cosiddette banche dei poveri, le banche etiche operano spesso anche nell’ambito del microcredito fornendo, a clientela particolarmente disagiata (in tipici casi ove tale clientela ha estrema difficoltà a usufruire dei canali finanziari tradizionali), prestiti di importo anche molto basso ed a interesse relativamente basso.

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L’attenzione all’etica nell’operatività bancaria comporta che un altro obiettivo di queste banche sia, solitamente, garantire al cliente la massima trasparenza su quali investimenti verrà impiegato e come sarà gestito il risparmio raccolto:

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escludendo impieghi in settori che, pur maggiormente remunerativi, possono non essere consoni ad una visione etica dell’impiego del denaro (es: fondi di investimento che comprendono azioni di aziende implicate in produzione o compravendita di armamenti, o aziende inquinanti, ecc.): uno degli strumenti utilizzati per la selezione degli investimenti è l’Ethical Screening (o selezione etica), cioè la pratica di includere o escludere determinati investimenti dal portafoglio selezionabile dai clienti dell’istituto bancario sulla base di giudizi etici sulle attività sottostanti ciascun investimento; fornendo direttamente al cliente la possibilità di scegliere i settori di impiego del risparmio (es: socio-educativo, tutela del territorio, ecc.).

Quindi un plauso al Circolo Meli e ai coniugi Squillace che ci hanno fornito preziose notizie economiche.

Guardate la galleria fotografica

Melito di Porto Salvo, li 14.7.2016

daniele dattola

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